IL POSTO FISSO


Avevo solo due alternative.

Restare in fabbrica o andarmene.

Iniziando a fare il fotografo.

Continuando a vivere.


Decidendo di vivere.


Non è mai un invito a lasciar tutto.

A scappare senza pensare.

Ma a riflettere sulla propria vita.

Sulla propria felicità.


Perché di questo si tratta.

Di essere felici.


Decidendo.

Se rimanere soffocati, derubati del proprio tempo.

Se essere ingranaggio, anello di catena.

O prendere la propria vita.

Facendone qualcosa di più.


E non è mai troppo tardi.

Ogni tempo è quello giusto.

Anche per guardarsi indietro e dire “ce l’ho fatta”.

A riprendermi il mio tempo.

A essere libero di ripensarmi.

E a sentirmi felice.

Senza averne necessariamente un motivo.